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Fuori dal gregge! Psicologia e sociologia del gruppo.

pecore; fonte: http://us.123rf.comIn questo articolo riporto un estratto interessante di elementi di teoria dei gruppi, per capire meglio il conformismo delle masse e le dinamiche e i conflitti che si instaurano quando qualcuno esprime opinioni diverse, ad esempio nel caso di scelta veg.

Ritengo fondamentale la conoscenza di questi principi per riflettere e approcciarsi in modo più intelligente e consapevole – meno istintivo – all’educazione alimentare di familiari, amici e conoscenti.
Per maggiori informazioni e fonti, si rimanda alla lettura dell’intero documento.

“Il concetto di sé dell’individuo è formato dall’identità personale e dall’identità sociale, cioè quello che l’individuo percepisce di sé all’interno di un gruppo, dal quale apprende e condivide valori e norme. Quando cambiamo il concetto che abbiamo di noi stessi sentiamo la necessità di diventare membri di un certo gruppo. Divenire membri di un gruppo ha influenza sulla nostra autostima. Qualsiasi valore o prestigio legato al gruppo implicherà una diversa valutazione di noi stessi.

Secondo la teoria del confronto sociale, in situazioni di incertezza, ricorriamo al confronto con gli altri per conseguire prestazioni migliori e sentirci accettati”. Ad esempio, se siamo ad una cena di gala e non sappiamo quale forchetta utilizzare per prima, copieremo da persone che riteniamo migliori di noi. Preferiamo invece il confronto verso il basso (cioè con persone che consideriamo inferiori) quando non vogliamo che la nostra autostima ne esca sconfitta, per questo motivo ci rapportiamo spesso a chi consegue risultati peggiori dei nostri a scuola o sul lavoro.

“Spezzare il consenso della maggioranza risulta essere decisivo per ridurre il conformismo. Due soggetti che affrontano la maggioranza fanno diminuire considerevolmente il conformismo.

Solitamente, gli individui si adeguano al gruppo per non essere esclusi. Chi sceglie di non adeguarsi risulta poco desiderabile, ma tutti durante la discussione gli prestano più attenzione che agli altri.

L’influenza sociale è un processo unidirezionale dove i devianti sono i destinatari delle pressioni provenienti dalla maggioranza. Ma se il gruppo si dedica alla sua stabilità e uniformità, come possono cambiare ed evolvere le norme? I gruppi possono cambiare al variare delle circostanze esterne. Molto dipende dalle strategie usate per promuovere queste nuove idee, ad esempio il continuare a sostenerle nel tempo nonostante l’opposizione.

La fonte minoritaria tende spesso ad essere categorizzata e considerata esterna al gruppo.

L’influenza della minoranza è chiamata teoria della conversione per la sua capacità di operare nell’individuo cambiamenti e di indurlo a pensare, al contrario della maggioranza che genera un conformismo passivo. Le minoranze sono inizialmente rifiutate ma sono loro a provocare il pensiero.

La minoranza dà luogo ad una modalità di pensiero differente, più creativa. Gli individui all’inizio provano ansia verso la minoranza che minaccia la stabilità del gruppo e si focalizzano sulla verità della maggioranza, che permette loro di sentirsi ‘tranquilli’. In questa posizione di tranquillità possono pensare alla proposta alternativa della minoranza e valutarla, compiere scelte più creative ed originali.

Le decisioni prese dal gruppo sono sempre più rischiose di quelle prese singolarmente.

Ogni gruppo sostiene i propri interessi, e quello che è bene secondo un gruppo, è male secondo un altro gruppo. Dove questi interessi sono in conflitto, nascono atteggiamenti ostili.

Il pensiero non sarebbe possibile senza una semplificazione del mondo in categorie (la categorizzazione è presente anche nei bambini). Questo processo ovviamente rafforza la percezione delle differenze tra gruppi e all’interno dei gruppi, favorendo le discriminazioni.

Fenomeno concomitante con il processo di categorizzazione è lo stereotipo, cioè la tendenza ad attribuire ai membri dello stesso gruppo le medesime caratteristiche.

La decategorizzazione generata dal contatto favorisce il rapporto personale anziché il rapporto pregiudiziale tra gruppi considerati nel loro stereotipo”.

Change The World_lo-res_Nathanael Lark; fonte: http://1.bp.blogspot.com


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