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Impressioni d’autore, Paola Maugeri incontra il pubblico.

Ieri sera, domenica 23 settembre, sono stata a Tuglie, al Festival Nazionale del Libro.

Nella bellissima cornice dei giardini appartenenti alla residenza Mosco si è svolto l’incontro con Paola Maugeri, autrice del libro La mia vita a impatto zero.

Simpatia,  voce calda  e capelli (un tempo) blu che mi hanno fatto compagnia tante volte durante l’ adolescenza.

Ho ricordi di lei a Videomusic, Mtv, Jammin’ e recentemente a Virgin Radio, solo per citare alcune sue esperienze.

Paola mi sembra , da sempre, una persona genuina e simpatica ed è stato un piacere scoprire che, mentre intraprendevo un mio percorso personale di cui fanno parte, tra le varie sfaccettature, ecologia e alimentazione vegetariana, lei seguiva il suo che l’ha portata a scrivere un libro come La mia vita a impatto zero.

Tuttavia curiosando tra i commenti scritti dai visitatori della sua pagina facebook ho scoperto anche questo, la sua foto con astice non è piaciuta tanto a molti vegani (come lei) e vegetariani (come me) e anche alcuni onnivori non hanno perso l’occasione di puntare il dito. (Che poi…vegani, vegetariani, onnivori…non sono solo etichette? Non siamo tutti  esseri umani?)

La foto con l’astice mi fa strano, ma dal di fuori è facile giudicare e a me non interessa farlo, voglio impiegare le mie energie in qualcosa di costruttivo, canalizzarle verso la positività.

Quindi come sempre cerco di fare …ho attuato la sospensione del giudizio.

Potevo perdere l’occasione d’incontrare Paola dal vivo solo perchè non sono d’accordo su una fotografia, che vorrà dire tante cose, ma è pur sempre una sua scelta? Lei ha comunque dato le sue motivazioni.

E così eccomi a Tuglie, le orecchie ben tese ad ascoltare Paola che racconta del suo esperimento di vita a impatto zero, anzi “quasi zero” come lei stessa afferma.

Perchè quel quasi?

“Vivere a impatto zero, a meno che non si stia nudi sul pavimento non è possibile” dice, facendo delle precisazioni  sul titolo.

Che dire…onesta.

Paola si spende con passione, rivelandosi un’ottima oratrice, davanti ad un pubblico composto da giovani, adulti e anche bambini (ai quali si è rivolta spesso), che l’ascolta incantato, me compresa, tra un groppetto in gola e una risata, perchè Paola può far emozionare, ma è anche simpaticissima.

Il suo discorso è vasto, gli argomenti sfiorati meriterebbe a loro volta altri  approfondimenti.

Dalla raccolta differenziata all’alimentazione, dalla spesa (non va più al supermercato), all’acqua in bottiglia che arriva sulle nostre tavole dopo lunghissimi tragitti.

E poi… spiritualità e potere personale, almeno per quello che mi è sembrato di cogliere tra le righe.

E ancora, contatti umani.

In uno di quei momenti toccanti, mi accorgo che un uomo sorridente abbraccia la moglie.

E l’emozione sale.

“Non sono una maestra, non sono migliore di voi, voglio soltanto raccontarvi la mia esperienza”, sono  più o meno le sue parole… il cambiamento è possibile e deve partire da noi.

…Perchè ognuno di noi è una goccia, ma uniti possiamo “fare” l’oceano.

“I piccoli gesti di tutti i giorni sono anche politici, mangiare è un gesto politico.”

Questa donna dice quello che penso, finalmente mi sento capita.

In questo mio piccolo percorso non sono sola, anzi!

Paola parlando, esce dalla sua “postazione”, si fa più vicina al pubblico anche con il corpo.

Ci ricorda che spesso affidiamo le nostre sorti al politico di turno senza nemmeno preoccuparci di andare a controllare il suo operato. “Però se noi assumiamo la segretaria controlliamo se è brava, se lavora bene”.

E ripete che la politica è nei gesti che compiamo giornalmente.

Possiamo decidere ad esempio, di NON acquistare i prodotti che sfruttano determinate popolazioni o gli animali o che arrivano da lontano inquinando l’aria lungo il tragitto.

Possiamo acquistare cibi a km 0, ad esempio.

Si fa promotrice del Less is better.

Dovremmo informarci su quello che compriamo, da dove viene, com’è fatto, cosa c’e dentro…agire di conseguenza.

Un passettino alla volta.

Per me questa serata è stata una conferma, un invito che accolgo a continuare nel mio percorso, verso quel less is better che racchiude tante cose.

So che non mancheranno i momenti no.

Certamente qualcuno continuerà a dirmi che pur essendo veg gli animali continueranno a morire, ma io non voglio far parte di questo “gioco”.

Cerco di risparmiare energia elettrica, ma nel mondo si continuerà a consumare? Ok.

Come dice Paola, io non ci sto.

E ci proverò con tutte le possibili piccole grandi incoerenze che gli altri noteranno (forse per non pensare alle loro), passo dopo passo, verso una coerenza che contiene rispetto e amore per me stessa, che si fa anche rispetto e amore per il pianeta terra.

Ognuno di noi può davvero fare la differenza.

Trasmettendo la sua passione, attraverso le sue parole, ha rinfrescato la mia.

Ho visto in lei una donna in cammino, autentica, e voglio portare l’attenzione su ciò che le sue parole hanno risvegliato (o rafforzato) in me, non focalizzarmi su qualche sua (probabilmente apparente) contraddizione

Che poi, foto a parte, sono d’accordo con lei anche su quei punti più scomodi.

Non puoi dire ad un onnivoro di smettere di mangiare la carne solo perchè tu non lo fai e secondo te non è giusto.

Non è che tu sei il buono e l’altro è il cattivo.

Puoi però parlarci, se è disponibile al dialogo, fargli notare che i nostri nonni non mangiavano carne tre volte al giorno e sono cresciuti bene lo stesso.

Puoi magari spiegargli quanti litri d’acqua se ne vanno per produrre una bistecca, ma poi ognuno ha il suo percorso da seguire.

Chissà, forse quelle informazioni agiranno dentro in qualche modo, ma non si tratta di convincere, magari di sensibilizzare, informare.

La serata si chiude con Paola che racconta la storia del colibrì e della piccola goccia d’acqua che porta con sè nel becco durante un incendio…

Alla fine mi sono avvicinata a Paola per ringraziarla e scambiare due parole.

Lei mi ha guardata negli occhi, presente, mi ha ascoltata.

“Paola, sono vegetariana, ma vorrei diventare vegana” e lei:

“Con calma, rispetta i tuoi tempi” e mi ha salutata toccandomi il braccio.

Contatto umano.

Quel “Rispetta i tuoi tempi…” ronza ancora nella mia testa.

Perchè  di questo si tratta, ascoltarsi e rispettare i propri tempi, in tutto.

Nella foto Paola legge alcuni brani del suo libro insieme agli attori della Calandra

Grazie Paola, è stata davvero una bellissima esperienza.


© RIPRODUZIONE INTEGRALE O PARZIALE VIETATA SENZA LINK ALLA FONTE: http://www.vegamami.it/

By Chandanina

Ciao, mi chiamo Chandana Sara e mi occupo di counselling a mediazione corporea.
Per me parole come ascolto ed empatia hanno una doppia valenza perche` si estendono a tutti gli esseri viventi.
Sono vegetariana da circa 4 anni,vivo nel Salento con il mio compagno e la nostra cagnolina Sunny che un`amica ci ha aiutato ad adottare da un canile fortunatamente gestito da veri amanti degli animali.
Mi piace scrivere e cosi` eccomi qui a coniugare questa passione con l`amore per gli animali.

3 replies on “Impressioni d’autore, Paola Maugeri incontra il pubblico.”

Ciao, pure io sono vegetariana e mi fa ridere quando la gente lo scopre e cominciano con tutte le domande, ma mangi il pesce? le uova? però hai le scarpe di pelle.

Tuttavia credo che ci siano alcune incoerenze che sono grandi come una casa (o un’occupazione!) e non possono passare. Per esempio, Paola svolge il ruolo, a pagamento, di “PR Ambassador” per Sodastream, una ditta israeliana con principale fabbrica in una colonia costruita illegalmente su terra rubata ai palestinesi. Quindi stiamo parlando di violazione dei diritti umani e del diritto internazionale. Lei lo sa e continua nei rapporti con Sodastream.

Ti lascio con qualche link che spiega tutto.

Una lettera a Paola firmata da oltre 800 persone:
http://bdsitalia.org/index.php/iniziative-stop-sodastream/371-maugeri

Cittadini israeliani (quasi tutti vegani) scrivono a Paola chiedendo che interrompa con Sodastream:
http://bdsitalia.org/index.php/comunicati-stop-sodastream/470-maugeri-bfw

Ciao, ti ringrazio per i link che leggerò sicuramente, quello che ho condiviso è la mia esperienza e alcune emozioni che ne sono scaturite.
Se poi lei arriva a questo punto me ne dispiace davvero tanto!

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